L'ipnosi è uno stato  particolare di coscienza,in cui entriamo all'incirca ogni 90-120 minuti,"i ritmi ultradiani" nel tempo. Anno dopo anno, ha continuato a sorprendermi per le infinite strade di guarigione che può schiudere.

Il contatto con l'immaginario, che trova anche un solido rimando neuroscientifico, è infatti una delle vie regie di accesso all'inconscio,  là dove giace il numinoso inizio che Jung ci ha mostrato e si aprono le porte del senza tempo che ci cura.

Eppure il mistero dell'ipnosi è semplice come l'atto di chiudere gli occhi che fa un bambino quando gioca e immagina, è naturale quanto il più profondo funzionamento del nostro cervello.

Quando siamo assorti nella visione di un film o siamo immersi nei nostri pensieri così tanto da non accorgerci più di nulla di ciò che accade intorno a noi, quando siamo innamorati e ci sembra di camminare ad un metro dal suolo, siamo in ipnosi.

Così, le aspettative di un atto misterioso, di qualcosa che, vinte le nostre barriere razionali, ci permette di risolvere ogni tipo di problema come il desiderio di una magia, incontrano la semplicità di un passaggio fisiologico ad un funzionamento cerebrale diverso dalla veglia, all'ingresso naturale in uno stato di coscienza che aiuta a schiudere la capacità di autoguarigione che abbiamo nel nostro interiore.

La ricerca neurofisiologica attuale sta investendo molte risorse nello studio e nella applicazione dell’ipnosi: dopo più di un secolo e mezzo di storia, così, l’ipnosi ha trovato nei dati neuroscientifici relativi alla neuroplasticità, basi oggettive di efficacia e applicabilità anche in medicina, replicate ormai da centinaia di studi.

La parola ipnosi deriva dal greco hypnos, sonno, ma più che con il sonno l’ipnosi ha a che fare con il rilassamento della mente e del corpo associato con un certo tipo di onde cerebrali, alpha e theta.

L’ipnosi è uno stato particolare di coscienza caratterizzato da un’attenzione focalizzata e da un’alta suggestionabilità che permette ai messaggi di raggiungere la mente inconscia con maggiore facilità. Questa condizione favorevole al cambiamento può essere usata per superare abitudini, aumentare l’autostima o migliorare aspetti di noi che riteniamo dannosi o indesiderati.

Quando siamo in ipnosi possono verificarsi fenomeni che durante la veglia ordinaria non sono possibili poiché durante la cosiddetta trance le risorse della mente subconscia divengono disponibili ad una vera e propria riprogrammazione mentale.


Come funziona l'ipnosi?
Per capire come funziona l’ipnosi è importante aver chiara la distinzione tra mente conscia e mente inconscia.

La mente conscia riesce a trattenere un numero di informazioni limitate, serve per analizzare e risolvere problemi, aiuta a prendere decisioni e ad esercitare il potere della volontà.

La mente inconscia, invece, può essere paragonata ad un’enorme banca dati nella quale sono archiviate memorie ed emozioni in modo permanente. Diversamente dalla mente conscia la capacità d’informazioni che riesce a processare al secondo è elevatissima.

Ormai è noto che è la mente inconscia a controllare tutte le funzioni corporee: respirazione, battito cardiaco, battito degli occhi, sistema immunitario, muscolare, etc.  Accedere alla parte inconscia e comunicare con essa nel modo più appropriato significa avere accesso al programmatore autonomo interno responsabile degli schemi mentali, comportamentali ed emotivi come anche dello stato fisiologico del nostro corpo.

Questa mente inconscia è più potente rispetto alla parte razionale. L’inconscio, se così si può dire, ha sempre l’ultima parola su tutto. 

Se con la nostra parte conscia vogliamo dimagrire o diventare ricchi o smettere di fumare, ma il nostro inconscio non sta andando in quella direzione o non è allineato con quell’obiettivo, non ci seguirà.

Questi sono solo alcuni esempi che mostrano come il nostro inconscio decida su tutti gli aspetti della nostra vita. Ecco perché è fondamentale saper comunicare in modo corretto con l’inconscio.

Per accedere alla mente inconscia e interagire con essa è necessario oltrepassare la cosiddetta soglia critica, che possiamo immaginare come la porta tra le due menti, conscia ed inconscia. 

Questa soglia critica rappresenta un fattore determinante nell’attivazione delle risorse della mente inconscia, perché ha il potere di accettare o rifiutare nuove informazioni.

Abitualmente la soglia critica è come una barriera che tende a respingere i messaggi che contrastano con la vecchia “programmazione” e questa è la ragione per cui molti tentativi di cambiamento supportati dalla sola forza di volontà non funzionano. 

È qui che l’ipnosi può giocare un ruolo fondamentale perché durante la cosiddetta trance viene temporaneamente bypassata la soglia critica ed è perciò possibile comunicare alla mente inconscia i messaggi più appropriati per favorire i cambiamenti desiderati.

Le applicazioni mediche dell’ipnosi sono sempre più in crescita: impiego dell'ipnosi nel trattamento del dolore cronico, nella cura oncologica, in sostituzione dell'anestesia durante interventi chirurgici,  nel parto o durante trattamenti odontoiatrici.

Questa non è magia, è semplicemente l'effetto che si ottiene attraverso l’impiego delle risorse della mente subconscia o inconscia e attraverso l’attivazione del potere di autoguarigione del corpo.

La bella notizia è che l'ipnosi si può apprendere e vivere anche nello spazio interiore della propria unicità. È così che possiamo praticare l'auto-ipnosi.

Come nell’ipnosi indotta, infatti, anche attraverso l’auto-ipnosi, è possibile raggiungere un particolare stato di coscienza, la trance, attraverso il quale, auto-impartendosi suggestioni ad hoc, si agisce sul proprio inconscio in maniera più diretta ed efficace.

L’auto-ipnosi non è altro che un procedimento in cui guidati da apposite tracce e quando diveniamo esperti soltanto dal nostro stesso immaginario, entriamo in trance, comunichiamo con il nostro inconscio, possiamo dare ad esso istruzioni precise e infine usciamo dalla trance.

L’auto-ipnosi permette di sfruttare al meglio le capacità innate del nostro cervello, di utilizzare finalmente non soltanto quel 5-7% che abitualmente sfruttiamo di esso, ma le potenzialità molto maggiori che globalmente esso racchiude.

La nostra mente è in grado di fare cose straordinarie e grazie all’auto-ipnosi è possibile sfruttare le sue capacità in modo ottimale e sempre crescente.

Possiamo dire che in questo modo possiamo riuscire a realizzare cose che mai avremmo pensato di raggiungere. E questo accade per l’attivazione del potere inconscio che lavora finalmente nella stessa direzione della nostra coscienza.

 

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